Welcome!
Viola Melanzana nasce durante il corso "Storia Delle Cose. Anatomia e antropologia degli oggetti" del Prof. Vittorio Marchis.
Un viaggio, in
25 step e non solo, attraverso la cultura dell'uomo ed il suo rapporto con le "cose", inseguendo Viola Melanzana!
I hope you enjoy your journey!

17 gen 2017

Semplicemente grazie

Albert Einstein
Studia duramente quello che ti interessa nel modo più indisciplinato, originale e irriverente possibile.
[R. Feynman]

Questo viaggio avventuroso volge (forse) al termine e, come mia prima esperienza da blogger, posso ritenermi abbastanza soddisfatta: ho appreso nuove metodologie di ricerca delle informazioni, imparato ad aprirmi ad un pubblico incontrollabile e severo che è quello del web, sono andata oltre i miei limiti e l'ho fatto dando il massimo e con tutta me stessa (anche con il mio selvaggio pensare).
L'unico rammarico, forse, è quello di non aver avuto il coraggio di spingermi oltre ed approfondire maggiormente determinate tematiche perchè purtroppo il tempo è ciò che impedisce alle cose di accadere tutte in una volta (John Archibald Wheeler). Però, dato  che non si smette mai di imparare (Catone) e se gli uomini che desiderano conoscere il mondo devono imparare a conoscerlo nei particolari (Eraclito), io continuerò questa mia personalissima e approfindita ricerca del mondo, anche se ancora non ne conosco esattamente le specifiche modalità.

Quindi vorrei offrire:

un sincero grazie al Prof. Marchis che, con profondi ed eclettici insegnamenti, mi ha offerto l'opportunità di crescere nel mio percorso professionale e di vita;

un immenso grazie di cuore alle persone che più di tutte mi sono state vicine: la mia metà migliore, amico  di giochi e compagno di vita Davide, i miei due splendidi ed insostituibili fratelli Matteo e Cristina e la mia preziosa Mamma i quali, tutti insieme, mi hanno tartassata di consigli, idee ed anche di fondamentali critiche costruttive; un bacio ed un infinito grazie, seppur da lontano, anche al mio Papà che spero abbia, negli ultimi due anni, sbirciato qualche volta da lassù, vedendo i miei piccoli e grandi traguardi;

ad ai nuovi amici e colleghi (elencati nell'ordine in cui li ho incontrati): Guglielmo, Mohammed ed Amalia, Christian, Claudia, Giada R., Ambra, Fabio, Victor, Winy, Samuel, Francesca, Chiara, Giada C., Nicole, Shahaf un grazie mille per avermi arricchito con le loro esperienze, supportato ed allo stesso tempo sopportato con grande affetto e simpatia;
non posso non ringraziare anche coloro che, ogni giorno, offrono  propri tempo e risorse per aggiungere al web vera cultura con tutorial approfonditi, archivi aggiornati, notizie corrette, documenti antichi e visioni moderne, che hanno permesso a noi Ingegneri ed Architetti del Politecnico di Torino di realizzare gran parte delle ricerche per i nostri blog;

grazie ad ogni persona che leggerà questo blog ed a chiunque, nonostante tutto, abbia ancora il coraggio di essere se stesso, regalandosi agli altri senza maschere e sovrastrutture! 

E dulcis in fundo grazie a Dio per Chi Lui è, per chi mi ha resa fino ad oggi e per ogni grande e piccola cosa che ha donato a me gratuitamente.

Passo e, per il momento, chiudo con un breve messaggio della counselor e life coach Laura Trice, che mi ha commossa ed anche insegnato che è importante dire grazie, ma che si può fare ancora di più.
Per i curiosi...buona visione!

7 gen 2017

Un dolcissimo viola melanzana

Viola Melanzana ha colpito ancora e mi ha ispirata anche nella realizzazione di una nuova ricetta! 
Abbiamo già visto quanto salutari siano le antocianine, flavonoidi dal potere antiossidante e antinfiammatorio presenti in alcuni vegetali ai quali conferiscono una caratteristica colorazione che può variare dal blu al rosso, passando anche per il viola!
Così ho deciso di utilizzarne alcuni di essi per realizzare un dessert sano e gustoso che rappresentasse, in qualche modo,il mio viola melanzana!
 
Le bacche di Goji, che contengono anche esse antocianine, sono originarie dell’Himalaya, Nepal e Mongolia ( Goji è il termine cinese per bacche) e possiedono diverse proprietà benefiche, in particolare antiossidanti.

 
Lo yogurt che ho utilizzato, in Francia lo vendono come fromage blanc ma io ne realizzo una personalissima versione casalinga, che non sarebbe così buona se il latte non fosse quello appena munto da mucche felici!
Una volta realizzato lo yogurt lo privo completamente del siero mettendolo a scolare all'interno di un tovagliolo di cotone ( deve essere pulitissimo e possibilmente bianco) per alcune ore. Quando risulta compatto e sodo come nella foto, è pronto.

Tornando al dessert, una volta pronti tutti gli ingredienti ci serviranno anche:
Si compongono a strati tutti gli ingredienti alternando yogurt, meringa, mirtilli e grandella di Goji come nel video:

Et voilà le jeux sont fait

5 gen 2017

Step 25: Sintetizzando


Questa parentesi colorata, rincorrendo Viola Melanzana in 25 step, termina 'ufficialmente' qui.

E' stata breve ma intensa (leggi cosa ho imparato!) e mi ha insegnato che da un concetto circoscritto, quale può essere l'analisi di un colore, si possono cogliere numerose sfumature ad esso correlate uscendo fuori dalla propria comfort zone, per esempio, ricercando significati in diverse aree disciplinari e compilando un abecedario (step 9).
Soprattutto mi ha stimolata a cercare sempre il maggior numero di strumenti per dare forma concreta ai concetti e materializzare le proprie idee.

Animata dall'entusiasmo tipico del 'cercatore selvaggio', mi è piaciuto iniziare, ed affrontare parallelamente a quello sullo specifico colore, un discorso sui colori in generale, definendo quelli caldi e freddi (e la loro influenza sulle emozioni) parlando, per esempio, di Tetracromatismo,  del colore della voce, del colore del rumore, degli inganni di colore ed anche di una metodologia di apprendimento della lingua inglese, basata sull'utilizzo di blocchi colorati.

Fondamentali e basilari, durante il percorso di analisi, sono stati il preliminare tentativo (successivamente aggiornato) di definizione del significato di viola melanzana (step 1), la ricerca della traduzione in diverse lingue (step 2) e quella dei codici (step 3) nei diversi sistemi di colori.

Proseguendo nelle ricerche, ho individuato Viola Melanzana nel mito (step 4) e nelle credenze popolari (step 8), nella musica (step 5), nel cinema (step 7) in particolare in uno del film-capolavoro di Spielberg,  in alcune vignette umoristiche, nei fumetti (step 13) ed in alcuni dipinti (Step 18), negli emblemi e nella brand-identity (step 10) e nei manifesti pubblicitari (step 15), in una pagina de La Stampa (step 11) datata 1979 riferito ad un capo di moda (step 20), nella scienza (step 6) ed in particolare nella chimica (step 14) con le antiocianine, pigmenti antiossidanti presenti nei cibi di colore viola (step 12) ed anche nel brevetto del giugno 1997 riferito ad una tintura per capelli (step 17).
Viola Melanzana si è mostrato a me come il colore della rinascita ispirandomi durante l'analisi di un oggetto di design (step 16), della spiritualità in un'opera architettonica del 2013 (Step 22), dell'eclettismo regalandomi alcuni versi per esprimere la sua essenza (Step 19), dell'innovazione, della femminilità, della purezza, della creatività e dell'ingegno, collegandosi ad alcuni V.i.p.s. (Step 21), quelli che ho definito Violamelanzana Important Person ed infine un selvaggio viola melanzana (step 23), ma in un'accezione densa di significati (step 24) che ha dato vita a nuove idee.

Spero di esser riuscita a trasmettere al meglio quello che ho imparato, ma soprattutto di aver stimolato curiosità e creatività di chi mi ha letta.
Per il resto, salutandovi con affetto, non mi resta che ringraziare tutti per avermi accompagnata in questo viaggio!

27 dic 2016

Step 24: una cloud words viola melanzana

Una nuvola di parole a forma di bomba per esprimere alcune accezioni percettive e sensoriali di questo colore esplosivo:



La cosa che ho scelto per rappresentare Viola Melanzana è, invece,  un dessert generato istantaneamente dai miei neuroni nel momento preciso in cui, durante una delle prime lezioni del corso, il Prof. Marchis ha detto: "...potete fare qualunque cosa, anche una ricetta..."!


Qualcosa si è messo a lampeggiare nel mio cervello ed ha dato vita al progetto di quello che vedrete tra poco!

Chiedo venia da subito perchè, almeno per il momento, non sono pasticciera né fotografa professionista! 
Per la ricetta completa potete leggere il relativo post.

 





Ho utilizzato il potere colorante delle antocianine, pigmento contenuto nei mirtilli e nelle bacche di Goji, per ottenere la colorazione della crema ed anche per ricreare il cotrasto tra rosso e blu, proprio del colore viola melanzana.
Infatti avevo espresso il significato di viola melanzana come:

"...la passionale e violenta irruenza del rosso, che incontra la compostezza e l’armonia del blu, generando la temperanza del viola. L'influenza del rosso lo rende un colore estremamente sensuale e molto femminile, con una nota di mistero, grazie alla presenza del blu."

Inoltre ho studiato il modo di ottenere, aiutandomi anche con la forma delle meringhe, una struttura che salisse verso l'alto, che fosse vorticosa e stratificata, in modo da rendere l'idea di tendente al trascendentale, di spiritualità e di propendente verso le cose alte del cielo.


Il mio scopo era quello di creare un dessert che, come il colore che lo ha ispirato, fosse magenta, viola-porpora, purpureo, trionfante, esuberante, estroverso, centrifugo, trascendente, audace, sensuale, femminile, innovativo, unico, vibrante, vorticoso, appariscente, royal, rich, accattivante.

Spero di esserci riuscita! Ma se così non fosse, me ne farò una ragione e mi consolerò gustandolo a merenda! :)

25 dic 2016

Step 23: selvaggiamente viola melanzana


Eggplant, scritto e diretto da , è un corto di animazione prodotto negli USA nel 2015 dall' Università della California.
8 min per raccontare la strana storia di Durian, nato con un raro disturbo che lo porta a reagire, alle situazioni della vita, in maniera opposta a quella delle persone comuni.
Quando gli scattano una foto, Durian dice “melanzana” invece di “formaggio”. Quando è triste il suo volto sorride, quando è felice la sua bocca si imbroncia. [GoodShortFilms.it]



del suo lavoro la regista Yangzi She dice:
“Tutto è cominciato da una barriera linguistica quando stavo cercando di tradurre il mio script dal cinese all’inglese, tante emozioni sottili e tanti messaggi sono stati persi nella traduzione. In realtà non volevo che la mia storia fosse troppo specificamente legata a due lingue, e allora ho pensato alle espressioni, a quella lingua universale che parliamo tutti”.
"...quella lingua universale che parliamo tutti" che cos'è se non anche quella immediata delle espressioni, delle immagini che, senza i costrutti elaborati del linguaggio, evocano istantaneamente emozioni e comunicano messaggi al nostro livello più intimo e primordiale. Ed ho quindi scelto "Eggplant" perchè mi piace pensare che Durian reagisca in maniera diversa dal resto del mondo utilizzando il suo pensiero selvaggio, allo stato brado, non addomesticato dalla cultura che lo circonda, che lo porta a pronunciare istintivamente "eggplant" quando gli viene scattata una foto.

Il colore selvaggio può quindi essere evocativo di emozioni, ma può anche essere il colore scelto da un gruppo di giocatori come identificativo della propria squadra o da una società tribale per distinguersi dalle altre o, ancora, il colore nero del legno carbonizzato utilizzato per dipingersi il volto dai ragazzi del libro "Il Signore delle Mosche" di William Golding. Pensando alla novella di Giovanni Verga, "Rosso Malpelo", il colore selvaggio può essere quello che va a marchiare di infamia il protagonista perchè aveva i capelli rossi e quindi, secondo le idee del tempo, era sinonimo di malizia e cattiveria. Può essere anche il colore scarlatto de "La lettera scarlatta" di Nathaniel Hawthorne.

E' un colore lontano da argomentazioni e razionalizzazioni tecniche ed algoritmiche, al contrario vuole evocare e comunicare attraverso la sfera emotiva assumendo esso stesso la valenza autonoma di un certo messaggio come il colore con cui ci si dipinge una ciocca di capelli per una sorta di spinta interiore perchè quello specifico colore evoca alla nostra mente delle sensazioni e dei ricordi legati strettamente ad una emozione.

Attraverso le mie ricerche di questi mesi, ho potuto individuare la dimensione primitiva di viola melanzana che, anche secondo la psicologia dei colori, è evocativa ed è emotivamente associata alla creatività, alla sapienza ed alla spiritualità, al lusso e alla ricchezza ed anche ad una femminilità misteriosa.

Ed è proprio viola melanzana il colore scelto, qualche mese fa per tingere i miei capelli, dato l'entusiasmo per il mio blog e spinta dal mio pensiero allo stato selvaggio:













Altri interessanti approfondimenti sull'argomento "pensiero selvaggio" si possono trovare leggendo la biografia di Claude Levi Strauss, il suo libro "Il pensiero selvaggio", dispoonibile online ed anche qui e qui in cui si parla di altri suoi lavori degni di nota.

23 dic 2016

Cercatore Selvaggio

Una piccola parentesi sul lavoro svolto in questi ultimi mesi, la voglio dedicare ad approfondire uno dei concetti appresi a lezione che riguarda il 'cercatore di idee'.
Quando si parla di innovazione e creatività scientifico-tecnologica bisogna ricordare un aspetto fondamentale che è quello ben spiegato dal Prof. Vittorio Marchis nel video qui sotto:

Marchis individua e spiega molto chiaramente il concetto di cercatore in questo modo:
«...il filosofo o il pensatore che voglia realizzare qualcosa di appealing, che sia motore della conoscenza deve appatenere alla categoria di cercatori di idee, intesi come gli antichi philosopher, ovvero coloro che amano fare conoscenza mossi da entusiasmo ma che hanno anche l'aspetto pratico dell' homo faber e di conoscenza dell'homo sapiens.
La contemperanza armonica tra scienza (homo sapiens), tecnologia (homo faber), entusiasmo del gioco (homo ludens), unite a quella che gli antropologi definiscono caratteristica dell'homo sacer
...», dice Marchis, «...mi fanno pensare aell'uomo nella sua totalità, rappresentabile come il tetraedro...» (del quale mi è sembrato opportuno realizzare, per completezza, alcune immagini ed una animazione video):



«...Nella faccia sempre nascosta...» (quella centrale che si trova alla base) «...ma pur sempre presente, c'è l'homo sacer dalle componenti irrazionali che non rientrano in nessuna delle altre aree (conoscenza, realizzazione pratica, gioco) e che vanno dalla religione alla superstizione, dall'intuito alla paura al sogno che sono fondamentali ed insieme alle altre tre categorie, rendono l'individuo totale, nella sua completezza e gli consentono di mettere ordine nelle proprie idee e di reificarle materializzandole attraverso la realizzazione di cose, onde evitare che restino solo idee prive di frutto.».
La categoria dell'homo sacer consiste in quell'area dell'uomo che riguarda le «...realtà che non sono conoscibili e che pure fanno parte della nostra natura...» ed è proprio in essa che risiede il pensiero allo stato selvaggio di cui parlerò nel mio post su Claude Levi Strauss e il suo "il Pensiero Selvaggio".

Il cercatore, colui che cerca (io aggiungerei anche selvaggiamente, ma nell'accezione di C. L. Strauss), se riesce a contemperare queste sue diverse nature, troverà qualcosa che diventa il primo passo per procedere poi verso quel livello di conoscenza consapevole che è alla base della società civile...e riuscirà a lasciare traccia di se con la propria concretezza unita all'entusiasmo».

18 dic 2016

Step 22: una architettonica (melanzana) viola

Le foto di questo spettacolare progetto del 2013 parlano veramente da sole ma, ormai mi conoscete, qualcosa la dirò anche io.
Ark Nova è una sala concerti itinerante, gonfiabile ... e viola. Deve il suo nome alla biblica arca di Noè, infatti i suoi ideatori, gli architetti Anish Kapoor e Arata Isozaki, hanno voluto dar vita ad un progetto innovativo sia dal punto di vista architettonico che dal punto di vista semantico:

“Abbiamo chiamato il Progetto Ark Nova  o 'nuova arca', con la speranza che possa diventare un simbolo di ripresa dopo il grande disastro del terremoto!  Ark Nova ovviamente, non può trasportare le persone e gli animali e fuggire dal disastro, ma abbiamo concepito l’atto di viaggiare attraverso la ricchezza della musica e delle arti varie. La ricostruzione in fondo può e deve partire dallo spirito!”
Per la suggestiva struttura (concedetemelo, a me ricorda una grossa melanzana!) è stata utilizzata una membrana pneumatica che, una volta gonfiata, raggiunge 18 metri di altezza per 36 metri di larghezza  

 












ed una capacità totale di più di 500 sedute che, insieme ai pannelli acustici ed il pavimento, sono realizzate in legno di cedro proveniente dalle zone circostanti a Matsushima nel Distretto di Miyagi, una delle città giapponesi gravemente colpite dallo Tsunami del 2011 e luogo in cui Ark Nova è stata installata per la prima volta in collaborazione con il Lucerne Festival





Michael Haefliger, direttore esecutivo ed artistico del Festival descrive il progetto così: 
“Con il Lucerne Festival Ark Nova Project speriamo di dare alle persone che vivono in questa situazione qualcosa di più. Con la combinazione di diverse arti e culture, questo progetto è una simbiosi affascinante di architettura, design, musica folcloristica e classica, così come di educazione musicale”.

Un esempio di come i 'freddi' calcoli matematici che tengono in piedi una simile struttura possano materializzare un'idea tanto spirituale quanto astratta di rinascita. Sarà un caso che il colore di Ark Nova sia proprio un bel viola melanzana!?

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