“Se durante un concerto avessimo la possibilità di osservare l’aria, mentre vibra simultaneamente influenzata dalle voci e dagli strumenti, con grande stupore vedremmo colori organizzarsi e muoversi in essa.”Nell'ambito musicale si parla spesso di colore.
Athanasius Kircher
Per esempio per riferirsi al range di suoni riproducibili con uno strumento o al diverso uso della voce nell'interpretazione di un brano. Esite quindi una forte corrispondenza tra i colori ed i suoni, come per Kandinsky, che percepiva i colori come un "coro" da fissare su tela, influenzato anche da Aleksandr Skrjabin con la sua teoria sulla corrispondenza tra suoni e colori
in cui la tastiera del pianoforte ha una sua identità cromatica specifica.
Secondo tale teoria, un colore molto vicino al viola melanzana, corrisponderebbe al mi♭.
Chopin - Notturno Op 9 N 2 in mi bemolle
Per quanto riguarda la presenza del viola nei testi, invece, non posso che citare Il cielo in una stanza di Gino Paoli e Mina
quando sei qui vicino a me
questo soffitto viola
no, non esiste più.
Io vedo il cielo sopra noi
questo soffitto viola
no, non esiste più.
Io vedo il cielo sopra noi
Un'altra corrispondenza l'ho trovata nel testo di Баклажан (Лада Седан), una canzone di Тимати [Timur Ildarovich Yunusov] artista hip-pip/rap russo, in cui compare proprio il colore viola melanzana
Nel ritornello:
Лада Седан! Баклажан! [Lada Sedan! Melanzana!]
Лада Седан! Баклажан! [Lada Sedan! Melanzana!]
E nell'ultima strofa, dove si capisce che si tratta proprio del colore:
И я тогда надену платье цвета "Баклажан", [E poi indosserò un abito color "Melanzana", ]
Сяду к тебе в Ладу Седан. [E siederò nella tua Lada Sedan .]
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